Il 31 marzo ricorre il 30° anniversario dell’efferato omi-cidio di Renata Fonte, giovane madre impegnata, all’epoca dei fatti, nella vita pubblica neretina come assessore alla cultura, a servizio del nostro paese con lealtà, coraggio e determinazione, esempio per tutti di impegno civile e poli-tico, uccisa per un preciso progetto di sopraffazione finalizzato alla speculazione edilizia.
L’Amministrazione Comunale, il Presidio neretino di Li-bera, a lei intitolato, e l’Unione degli Studenti di Nardò hanno organizzato, per quella data, una serie di eventi che si svolgeranno nel centro storico neretino.
Alle 16.30 è previsto il raduno in Piazza Salandra: molte scuole salentine di diverso ordine e grado presenteranno le varie esperienze positive vissute nei percorsi di educazione alla legalità democratica, testimoniando il proprio impegno.
Alle 18.30 sarà celebrata la Messa da Mons. Fernando Filograna e don Luigi Ciotti, animata dagli Scouts, alla presenza delle figlie di Renata, da tempo molto attive in Libera.
Successivamente, presso il Teatro comunale, la comu-nità neretina, con in testa il Sindaco, accoglierà e si confron-terà con Gian Carlo Caselli, noto magistrato antimafia, modererà il dibattito Don Salvatore Leopizzi.
Nel corso del pomeriggio e per tutta la serata, in piazza Salandra, avranno luogo proiezioni, reading e concerti musi-
cali. Presenti anche i tanti comitati di cittadini che, nel Sa-
lento, sono strenuamente impegnati nella difesa del territorio.
L’evento si interseca e compendia la XIX edizione della “Giornata della memoria e dell’impegno”, che quest’anno si svolgerà il 21 marzo sui territori di tutta Italia con iniziative varie, cortei e manifestazioni e il 22 marzo a livello nazionale a Latina.
Qui i familiari delle vittime innocenti di mafia, centi-naia di scuole e varie associazioni si incontreranno per ricordare chi ha pagato con la vita il coraggio della testimonianza, come Renata Fonte, oggi “frutti di un impegno” che ha bisogno della corresponsabilità di tutti per rafforzare “le proprie radici”.

Scrivi un commento